RELAZIONE TECNICA SULL’ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI (da 0 Hz a 300 GHz) Ai sensi del DPCM 8 Luglio 2003 (GU 29 Agosto 2003, n.200) Legge 22 febbraio 2001, n. 36
1 INTRODUZIONE
Il rischio da campo elettromagnetico è classificato come un Rischio per la salute tra i rischi igienico- ambientali all’interno della classe “Agenti Fisici”, nell’ambito delle “Radiazioni non Ionizzanti”, che comprendono, le microonde e le radiofrequenze.
Le radiazioni ad alta frequenza hanno una maggiore penetrazione del campo elettrico all’interno dei tessuti biologici ed un aumento della conducibilità legata alle perdite dielettriche, con conseguente incremento della potenza dissipata nel tessuto esposto e della temperatura corporea. Essendo i sistemi biologici molto disomogenei,la potenza assorbita all’interno varia sensibilmente da punto a punto anche di uno stesso tessuto: i punti di accumulo di potenza assorbita vengono chiamati punti caldi (“hot spots”) e si manifestano essenzialmente nel cervello per frequenze prossime alla risonanza della sola cavità cranica (intorno ai 300-400 MHz), come pure nelle caviglie, ginocchia e collo, ovvero in punti del corpo in corrispondenza dei quali si ha restringimento della sezione trasversale.
La potenza depositata in questi punti può assumere valori da 10 a 20 volte quella media in tutto il corpo. L’aumento della temperatura corporea è contrastato dal sistema di termoregolazione, il quale interviene nello stesso modo sia a seguito di riscaldamento passivo (mediante diatermia) che di riscaldamento attivo (mediante esercizio fisico). Il sistema agisce con una costante di tempo che per l’uomo è di circa 6 minuti; quindi l’esposizione ad un campo elettromagnetico di elevata intensità comporta un aumento della temperatura corporea nei primi 6minuti, dopo i quali si rileva un periodo più o meno lungo, a seconda della potenza assorbita, nel quale la temperatura corporea viene stabilizzata ad un valore maggiore di quello fisiologico.
Qualora l’esposizione continui, il sistema di termoregolazione può non essere più in grado di contenere l’aumento di temperatura, che perciò può crescere con conseguente collasso del soggetto e possibili effetti letali.
Per effettuare misure di esposizione nell’intervallo di frequenze 10 kHz – 300 GHz è necessario adottare varie tecniche e diversi strumenti di misura: la scelta del metodo e degli strumenti dipende dalla frequenza, dalle caratteristiche del campo (vicino o lontano), dal tipo di modulazione e dal numero di sorgenti radianti.
La valutazione dell’intensità dei campi elettromagnetici ai quali può essere esposto un individuo viene effettuata in maniera indiretta, utilizzando misure ambientali delle seguenti grandezze che caratterizzano una radiazione elettromagnetica, ed in termini delle quali vengono espressi i livelli di riferimento:
intensità del campo elettrico E (espressa in V/m);
• intensità del campo magnetico H (espressa in A/m);
• densità di potenza S (espressa in W/m2).
• La scelta della misura di una o dell’altra delle tre grandezze sopra citate è determinata dalle caratteristiche dellasorgente e dal punto in cui si effettuano le misure.
3 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
La strumentazione utilizzata è composta da un misuratore di campo (corredato da software in grado di visualizzare ed elaborare i dati in tempo reale), un sensore per la misura d’Induzione Magnetica efficace (RMS) ed un treppiedi amagnetico in legno. Il misuratore di campo è un modello TAOMA fornito dalla ditta Tecnoservizi S.A.S. con sensore di temperatura e sensore di umidità integrati, inoltre lo strumento è dotato di un modulo GPS integrato per fornire in qualsiasi instante la posizione del rilevamento.
Nella tabella che segue sono riportati i dati della strumentazione utilizzata.
SONDA PER CAMPO ELETTRICO ALTA FREQUENZA
Modello TS/004/EHF
Marca TECNOSERVIZI SAS
Range di frequenza 100kHz-6GHz
Range di misura 1 V/m -100 V/m
Risoluzione 0.1 V/m
Incertezza ±5%
Matricola C-0253
Centro di taratura MICRORAD
Data di taratura 08/04/2019
Certificato di taratura C-250-04-19
In allegato si riportano i certificati di Taratura
4 LEGISLAZIONE VIGENTE
Normativa Comunitaria:
Raccomandazione del Consiglio 519/1999/CE del 12 Luglio 1999 recante “Limitazione dell’esposizione
della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz”: con essa il Consiglio fornisce agli stati
membri i valori relativi ai limiti base ed ai livelli di riferimento, così come definiti dall’ICNIRP
(International Commission Non Ionizing Radiation Protection) nelle proprie linee guida.
Normativa Nazionale:
D.M. 10 Settembre 1998 n. 381 “Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di
radiofrequenza compatibili con la salute umana”.
Documento redatto nel Luglio/Settembre 1999 dal Gruppo di lavoro interministeriale, di cui al decreto
del Ministero dell’Ambiente 2 giugno 1997, relativo alle linee guida applicative del D.M. 10 Settembre
1998 n. 381.
Decreto interministeriale 21 marzo 1988, n. 449 “Approvazione nelle norme tecniche per la
progettazione, l’esecuzione e l’esercizio delle linee elettriche aeree esterne”, modificato dal D.M.
16/01/1991 “Aggiornamento delle norme tecniche per la disciplina della costruzione e dell’esercizio di
linee elettriche aeree esterne”.
Legge 22 Febbraio 2001 n. 36 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici,
magnetici ed elettromagnetici”.
D.P.C.M. 8 Luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di
qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza
di rete (50Hz) generati dagli elettrodotti”.
D.P.C.M. 8 Luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 KHz e 300 GHz”.
La presente relazione tecnica è stata stilata avendo come riferimenti le raccomandazioni indicate nel seguente
materiale di riferimento:
• CEI 211-6;
• CEI 211-7;
• CEI EN 50499:2009;
• Linee Guida ICNIRP 2010;
• D.P.C.M. 8 Luglio 2003 – Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di
• qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza
di rete (50Hz) generati dagli elettrodotti.
• D.P.C.M. 8 Luglio 2003 – Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi diqualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 KHz e 300 GHz.
5 LIMITI
Il DPCM 08/07/2003 stabilisce i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità per la protezione
della popolazione dai campi elettromagnetici, con frequenza compresa tra 100 kHz e 300 GHz generati da sorgenti fisse.
Il Decreto non si applica ai lavoratori esposti per ragioni professionali oppure per esposizioni a scopo diagnostico o terapeutico.
Per i campi elettromagnetici a frequenza compresa tra 100 kHz e 300 GHz generati da sorgenti diverse dai sistemi fissi di telecomunicazione e radiotelevisivi trovano applicazione i limiti di esposizione previsti dalla Raccomandazione del Consiglio dell’unione Europea del 12/07/1999.
I limiti di esposizione sono i limiti massimi previsti dal legislatore che non possono mai essere superati.
I valori di attenzione si applicano all’interno degli edifici adibiti a permanenze non inferiori alle quattro ore giornaliere e loro pertinenze esterne, fruibili come ambienti abitativi, quali balconi, terrazzi e cortili.
Gli obiettivi di qualità sono coincidenti con i valori di attenzione e si applicano alle aree esterne intensamente
frequentate. Per aree intensamente frequentate si intendono “superfici edificate ovvero attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni sociali, sanitari e ricreativi.
Per le tecniche di misurazione dei campi elettromagnetici il DPCM in oggetto rinvia alla Guida CEI 211-7.